Chi è e di cosa si occupa l’Educatore professionale sanitario? Se vuoi diventarlo non perderti il nostro articolo!
Indice
Chi è l’Educatore professionale sanitario?
Di cosa si occupa l’Educatore professionale sanitario
Come diventare Educatore professionale sanitario
Educazione Professionale: il test
Chi è l’Educatore professionale sanitario?
L’Educatore professionale sanitario è, in Italia, una figura professionale che appartiene all’insieme delle Professioni sanitarie della riabilitazione (SNT/02) e si occupa dell’attuazione di progetti educativi e riabilitativi nell’ambito di un progetto terapeutico. L’Educatore professionale sanitario si occupa di aiutare, organizzare, gestire, sostenere e assistere persone con patologie o in situazioni di disagio e fragilità con lo scopo di aiutarli, ove possibile, a superare le difficoltà del caso per raggiungere un livello sempre maggiore di autonomia.
Lavora a stretto contatto con minori, tossicodipendenti, alcolisti, disabili, pazienti psichiatrici e anziani e coinvolge nel proprio intervento non solo i soggetti interessati ma anche le loro famiglie e comunità. A livello professionale, questa figura è definita dal D.M. 520/1998 del Ministero della Sanità ed è stata collocata tra le Professioni sanitarie della riabilitazione dalla Legge 3/2018, costituendo poi un Albo degli Educatori professionali a cui iscriversi in modo obbligatorio per esercitare la professione.
Di cosa si occupa l’Educatore professionale sanitario
Vediamo ora di cosa si occupa nello specifico l’Educatore professionale sanitario, ricordando che può lavorare per conto di enti pubblici o privati, cooperative sociali e associazioni così come all’interno di strutture sanitarie.
Ecco dunque i campi di interesse dell’Educatore professionale sanitario:
- Comunità residenziali;
- Servizi territoriali;
- Centri diurni per disabili e minori;
- Strutture assistenziali per anziani;
- Servizi per tossicodipendenti;
- Centri per disabili gravi;
- Centri psichiatrici;
- Servizi educativi territoriali;
- Centri di ascolto;
- Servizi per tossicodipendenti, alcolisti e pazienti psichiatrici, disabili gravi e gravissimi e pazienti psichiatrici;
- Servizi di educativa territoriale, centri di ascolto, comunità mamma-bimbo, progetti specifici rivolti a categorie socialmente vulnerabili.
Si occupa della gestione di ogni fase del processo riguardante la pianificazione e l’implementazione di progetti educatori e riabilitanti. Il suo primo compito è quello di effettuare un’analisi della situazione di disagio, individuando le necessità dell’individuo che richiede il suo aiuto. Qui provvederà a soddisfare e coordinare gli interventi.
Come visto, le aree d’intervento dell’educatore professionale sanitario comprendono diverse fasce d’età e ambiti. Per questo i percorsi educativi seguono finalità diverse, in base allo specifico contesto e ai bisogni del target di riferimento. L’Educatore deve monitorare, verificare e analizzare i risultati ottenuti così da andare a migliorare, rafforzare o modificare gli approcci applicati.
Come diventare Educatore professionale sanitario
Con l’introduzione delle nuove distinzioni tra le diverse tipologie di Educatore professionale sono stati stabiliti due nuovi criteri per l’accesso alle due professioni principali: educatore professionale socio-sanitario e educatore socio-pedagogico. Per lavorare come Educatore professionale socio-sanitario occorre ovviamente possedere un diploma di scuola superiore dopodiché fondamentale sarà iscriversi al test per il corso di laurea triennale in Professioni Sanitarie, facoltà a numero chiuso.
Solo dopo aver superato la prova potrai immatricolarti al corso di laurea in Educazione Professionale, previsto all’interno delle Professioni sanitarie della riabilitazione.
Al termine della laurea triennale, che è abilitante alla professione, come anticipato dovrai iscriverti obbligatoriamente all’Albo degli Educatori professionali. Solo dopo questo step potrai esercitare la professione.
Dopo la qualifica triennale potrai scegliere di continuare la tua formazione proseguendo gli studi e ottenere una laurea magistrale così da aver accesso a qualifiche dirigenziali e aspetti più pratici della professione. Tra il 2018 e il 2020 si è tenuto un corso intensivo per la qualifica di Educatore professionale senza laurea. Così facendo hanno ottenuto la nuova qualifica tutti coloro in possesso del diploma magistrale acquisito entro il 2001/2002 e con alle spalle almeno 3 anni di professione esercitata.
Come per tutte le professioni sanitarie, anche per l’educatore professionale è prevista una continua formazione. Tutti i professionisti sanitari sono infatti chiamati ad aderire al programma di Educazione Continua in Medicina, nota come ECM, grazie al quale verranno assegnati dei crediti formativi.
Educazione Professionale: il test
Come già detto, per entrare a Educazione Professionale dovrai superare la prova d’accesso a Professioni Sanitarie che, per il 2023, è prevista il 14 settembre 2023.
La prova si svolge in data unica a livello nazionale, e anche se molti Atenei si affidano al CINECA per la somministrazione dei quesiti del Test Professioni Sanitarie, non è detto che le prove siano uguali tra di loro nelle diverse Università. Ciò che però è uguale è il numero di domande e le materie su cui questi quesiti di basano. Prevede al suo interno 60 domande a risposta multipla divise tra fisica e matematica (13 quesiti), chimica (15 quesiti), biologia (23 quesiti), cultura generale (4 quesiti) e ragionamento logico (5 quesiti); ogni candidato avrà 100 minuti per rispondere alle domande proposte.
Se supera il test con un punteggio minimo di 20, lo studente rientrerà in graduatoria e potrà accedere al corso di laurea prescelto.
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